Oro per Marta Nizzo che si è imposta nel torneo di tennis singolare femminile, fascia di età 30-39 anni, nella 22esima edizione dei World Transplant Games, in programma a Newcastle (Inghilterra). La tennista tuderte ha superato il round robin (girone, ndr) battendo l’americana Hogwood e la tedesca Eckstein. Nella semifinale, invece, ha sconfitto l’iraniana Sharifi mentre nella finale si è imposta sull’irlandese Rachel Eagleton con il punteggio di 4-2, 4-2. Per Marta questo non è il primo oro. Il primo titolo lo aveva vinto nel 2011 a Göteborg in Svezia, sempre in occasione dei World Transplant Games, conquistando il primo posto sia nel singolare che nel doppio femminile. Il secondo è arrivato nel 2017 a Malaga, in Spagna. Anche in questo caso Marta aveva vinto l’oro mondiale nel singolare femminile (sconfiggendo sempre l’irlandese Eagleton) ed il bronzo nel doppio misto.
Anche se questa non è stata la prima medaglia conquistata, Marta Nizzo è molto soddisfatta di questo risultato. “Sono rimasta commossa – ha dichiarato dopo la vittoria – quando ho visto persino le nazioni rimaste a guardare la partita a fare il tifo per me. Riconfermarsi non è mai semplice ma in campo, come dico sempre, scendiamo in due, io e il mio donatore, a cui dedico tutto soprattutto queste gioie. Ringrazio – ha concluso Nizzo – tutti quelli che mi sono stati vicini in questo periodo, perché il bello è proprio questo: la Mef Tennis Events e Dunlop Tennis che mi hanno supportato; il centro servizi sanità fisioterapia, che mi ha assistito prima della partenza; i miei istruttori dell’Anam, per la preparazione; ed infine, ma non in ultimo, l’Associazione Nazionale Emodializzati Dialisi Onlus ed il Comitato italiano paralimpico che ci accompagnano”.
Nizzo non è l’unica umbra che partecipa a questi mondiali. Domenica scorsa Stefano Selva, residente a Città della Pieve, ha conquistato l’oro nel tiro con l’arco olimpico, nella categoria uomini 40-49 anni e sulla distanza dei 30 metri. Lunedì 19 agosto, invece, si è aggiudicato la medaglia di bronzo con la squadra della nazionale italiana di calcio.
I due umbri fanno parte della squadra azzurra trapiantati, composta da 49 atleti, guidata dall’Associazione Nazionale Emodializzati Dialisi (Aned) Onlus e sostenuta dal Comitato Italiano Paralimpico (Cip).
“Come immaginavo – ha affermato anche il presidente del Cip Umbria Gianluca Tassi – anche Marta ha confermato il suo oro nel tennis. Il suo risultato e quelli di Stefano Selva devono essere da esempio di vita per tutti. Questi due atleti dimostrano che tutto è possibile, anche quando la vita ci porta ad affrontare sfide difficili come, ad esempio, una malattia, la dialisi, il trapianto o, come nel mio caso, un incidente dove perdi l’uso degli arti inferiori”.
L’Italia è al 14esimo posto nel medagliere con 5 ori (di cui 2 umbri: Nizzo con il tennis e Selva con il tiro con l’arco), 4 argenti e 12 bronzi (di cui uno della squadra di calcio dove ha giocato anche Stefano Selva).